Il contatto tra gatti e padroni

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  1. Sweet•Penny
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    Prendere in braccio il nostro micio,toccarlo e tenerlo può essere un piacere ma anche una necessità. Ecco perché conviene imparare a farlo nel migliore dei modi.

    Come reagiscono i gatti di fronte al contatto fisico? I nostri amici amano essere manipolati,abbracciati,afferrati,presi in braccio?
    Chi conosce bene questa specie,così imprevedibile e "anticonformista",sa che non è facile generalizzare.
    A differenza di altri animali domestici,infatti,il gatto instaura col proprio padrone un rapporto fisico più articolato. Il comportamento è frutto del suo spirito libero e,anche,di caratteristiche fisiche particolari (ossee e muscolari). Inoltre,si registra una sostanziale differenziazione tra razza e razza e tra soggetto e soggetto. Ciò nonostante,ogni proprietario può cercare di favorire il contatto anche con gattini meno abituati ad essere toccati. D'altra parte, oltre che un semplice piacere, il contatto può essere una vera e propria necessità quotidiana: prendere il micio per portarlo dal veterinario,farlo entrare in un trasportino,tenerlo per spazzolarlo o per fargli un bagnetto....

    Se si tratta di giocare,i gatti tendono a superare ogni timidezza da "contatto". In questo caso,però,siamo noi che dobbiamo stare attenti: rincorse,inseguimenti,brevi momenti di lotta sono vissuti come fasi della caccia.

    ll piacere delle coccole

    Se vogliamo godere della compagnia del nostro amico anche attraverso qualche coccola,prestiamo attenzione ai pochi,semplici consigli pratici. I gatti sono animali che amano la pace e la tranquillità. Inoltre,i piccoli felini domestici adorano godersi i momenti di riposo in compagnia del loro padrone. È proprio in questi momenti che dobbiamo concentrare il contatto fisico,fatto sempre di movimenti gentili. Non dobbiamo dimenticare,però,che raramente un micio è disposto a concedersi in modo completo e assoluto.Ci sono,infatti,parti del corpo che un gatto potrebbe non voler esporre al contatto: le più comuni sono la pancia,la coda e le zampe.

    Grattini sempre nel posto giusto

    Regola d'oro per le carezze e le coccole in generale è quella di rispettare il senso del pelo del nostro gatto. I mici,infatti,si innervosiscono se vengono accarezzati contro pelo. Accarezziamolo con mano gentile e con movimenti periodici che partono dalla testa e finiscono delicatamente prima della coda. Rispettata questa regola generale,accompagniamo le carezze da grattini con le unghie in alcuni posti strategici: sulla testa,tra le orecchie,sulla collottola e sotto la gola. A numerosi gatti piace molto farsi grattare appena sopra l'attaccatura della coda oppure tra le zampe anteriori. Per avere conferma dell'effettivo gradimento (e della conseguente tranquillità) del gatto,basterà constatare la presenza del classico "ron-ron" felino: senza fusa,il micio non apprezza molto.
    Afferrarlo per la collottola,è certamente molto utile in diverse situazioni pratiche che richiedono uno spostamento facile e un'immobilizzazione tranquilla e passeggera dell'animale.

    Un contatto familiare

    I gattini stringono un rapporto solido con la loro madre. Fisicamente,il contatto tra i cuccioli e la gatta è molto forte.Uno dei contatti fisici maggiormente radicati nell'immaginario collettivo è la presa della collottola. I piccolini vengono così afferrati dalla madre e spostati da un luogo a un altro. Spesso ci si domanda se il padrone dovrebbe continuare questo comportamento con il proprio gatto adulto. La pelle abbondante che il micio ha sulla collottola permette infatti al nostro amico di essere sollevato senza avvertire dolore,anche in età adulta. Va tuttavia tenuto presente che prendere un adulto per la collottola vuol dire trasmettergli un messaggio ben preciso: il padrone sono io e comando io." Il gatto,tornato cucciolo per un momento,ricorderà la madre che lo sollevava in quel modo collegando il predominio materno alla nostra figura. Non è raro,infatti,vedere gattoni adulti che,sollevati per la collottola,alzano per istinto le zampe posteriori proprio come fanno i cuccioli. Questo contatto non è sbagliato,a patto di osservare e valutare con sensibilità le reazioni del nostro amico: non tutti i gatti adulti amano essere afferrati per la collottola,la maggior parte di loro,però,non reagisce male.

    Durante il bagno: maneggiare con cura

    Di fronte alla tematica "bagno",i gatti si dividono i tre categorie. La prima,quella di chi lo ama o lo sopporta senza problemi,non è molto gettonata e di solito riscuote successo solo tra gatti di alcune razze dotate di mantelli ben isolanti. La seconda è quella di chi non lo ama ma,alla fine,in qualche modo se lo lascia fare. La terza è la categoria del rifiuto perentorio. Ovviamente le ultime due sono quelle che riguardano la stragrande maggioranza della popolazione felina. Il motivo è semplice: i gatti hanno sviluppato un sistema di pulizia efficace,e,ai loro occhi,il bagno è un'operazione semplicemente inutile. Cerchiamo di limitare il bagnetto a circostanze particolari: per ravvivare il pelo e metterlo in condizioni di essere al massimo del suo splendore qualche giorno prima di un'esposizione di bellezza,oppure per pulirlo dopo essere uscito di casa,essersi sporcato molto o essere entrato in contatto con sostanze nocive. per la sua bellezza basta il pettine. Certo,se abituiamo il gattino fin dai primi mesi di vita,accetterà di buon grado questa pratica igienica anche una volta divenuto adulto. Per prenderlo in braccio e immobilizzarlo seguiamo i modi descritti. Ricordiamoci di preparare tutto l'occorrente per il bagno prima di cominciare. In questo modo,eviteremo il rischio di non avere a portata di mano ciò che ci serve proprio mentre stiamo "trafficando" nella vasca con il micio bagnato. Se il nostro amico appartiene alla terza categoria,quella dei mici che non vogliono assolutamente saperne,rivolgiamoci a un toelettatore professionista: sa manipolare il nostro gatto nel migliore dei modi e possiede le attrezzature giuste.

    Tra le nostre braccia

    I gatti non sempre amano essere sollevati da terra e mantenuti in alto ma una presa corretta può renderli decisamente più tranquilli e più accondiscendenti. Il modo migliore è quello che vale per i gattini più piccoli: tenere in braccio un gatto adulto seguendo le accortezze che si tengono con un micino rende tutto più facile. La regola principale è quella di non prendere mai un gatto sollevandolo per le zampe anteriori,tendendolo sotto le ascelle,lasciando ciondolare nel vuoto il resto del corpo. questa presa,infatti, molto stressante per la muscolatura e per il sistema scheletrico dei gatti: nei piccoli,poi,ossa e muscoli ancora molto fragili,in formazione,potrebbero subire strappi o microlesioni. Una volta sollevato,il gatto preferirà appoggiarsi con le zampe posteriori all'interno dell'avambraccio,che dovremo tenere piegato ad angolo retto,appoggiato alla nostra pancia.In questo modo il peso del corpo non graverà sulla muscolatura del micino o del gatto adulto. Questo modo di tenerlo in braccio è utile anche per i gatti anziani che,ovviamente,sono più problematici.

    Un contatto difficile

    Il gatto anziano presenta delle problematiche maggiori nella gestione del contatto fisico. Le sue ossa e la sua muscolatura sono logorate dell'età e,spesso,sono causa di vere e proprie situazioni dolorose. Alcuni gatti anziani sembrano animali scontrosi,talvolta aggressivi,anche nei confronti dei loro stessi padroni e familiari: in realtà,questo tipo di comportamento è una banale reazione al male cronico che avvertono,magari lungo la schiena. Per loro,una carezza può essere fonte di grande dolore e la reazione conseguente è dettata esclusivamente dall'istintiva autodifesa. Un amico di una certa età va gestito con sensibilità e consapevolezza: evitiamo il più possibile di afferrarlo,cerchiamo di non prenderlo in braccio,avviciniamolo fisicamente quando si riposa serenamente,cerchiamo punti di contatto del corpo che non lo facciano reagire male. Purtroppo,in alcuni gatti sofferenti scatta un meccanismo di difesa preventiva: temendo di sentire dolore,il micio reagisce a prescindere dal fatto che il contatto in quella zona del corpo faccia realmente male. Dobbiamo avere pazienza,provare e riprovare.

    002gatto-pompeo
     
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  2. luana68
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    Io le mie gatte non le tengo come nella foto ma le tengo con la testa appoggiata alla mia spalla e una mano sotto la parte posteriore,Alba a volte va sulle spalle tipo collo di pelliccia e adora stare in braccio sia quando sono seduta ,che in piedi,da seduta viene ad accovacciarsi tra le gambe.Minnie invece in braccio resta poco e solo se sto in piedi,appena mi siedo sembra una biscia.
    Sono molto diverse anche riguardo al fuseggiare,infatti Alba sembra avere un motorino incorporato con fusa registrate,anche quando dorme basta sfiorarla e comincia,Minnie invece fuseggia soltanto quando impasta,cosa che accade mooolto raramente
     
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  3. PolverediFata
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    I miei gatti infatti apprezzano le coccole soprattutto quando sono rilassati e mezzi addormentati! Poi dipende, nel senso che quando vogliono le coccole sono loro a venire da me... ma se li prendi in un momento in cui non ne vogliono sapere di grattini, ti ritrovi con un be graffio sanguinante!
     
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  4. Sweet•Penny
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    S^,anche Penny fa così,adora le coccole mentre dorme o sonnecchia,se gliele faccio quando non ne ha voglia si libera subito,anche se lei non graffia :smile:
     
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3 replies since 5/5/2014, 16:27   420 views
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