È primavera!

i gatti sono più felici!

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  1. Sweet•Penny
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    È PRIMAVERA!
    I gatti sono più felici!

    La primavera è attesa da tutti con i suoi primi tepori,le giornate che si allungano,la voglia di stare all'aperto...soprattutto da parte dei nostri sorniosissimi gattoni!

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    Oltre che dai ritmi giornalieri,la vita del gatto è scandita anche da quelli a più lungo termine e stagionali.


    Con la primavera anche i nostri amici gatti vivono una nuova stagione.È importante conoscere quelle attenzioni e cure che ci possono tornare utili per condividere con loro questi mesi e proteggerli per quanto possibile.Finalmente,ora che i raggi di sole scaldano le giornate anche il nostro micio diventa più attivo.Due parole identificano bene l'atteggiamento dei proprietari consapevoli e...felici!Conoscenza è la prima parola che vogliamo sottolineare: conoscenza delle esigenze e delle fasi di vita del gatto per organizzare la vita della famiglia con spazi e tempi giusti per tutti.La seconda è "attenzione" da porre nelle scelte che pensiamo di attuare.Allora vediamo come affrontare la nuova stagione sia che viviamo in una metropoli sia in una confortevole e bella casa con giardino: dobbiamo preoccuparci se vuole stendersi al sole?A quali pericoli è esposto?Ecco qualche risposta efficace per una convivenza armoniosa.

    Alla ricerca del sole

    I gatti,lo sappiamo,amano il calore: l'inverno appena passato,li abbiamo visti spendere intere giornate accoccolati vicino al calorifero,oppure in mezzo alle coperte del letto,e adesso li ritroviamo spaparanzati in qualche punto della casa,perfino sul pavimento,purché ci sia un raggio di sole.Quando trovano un luogo illuminato dai raggi solari,infatti,lo eleggono a "dimora" e se lo godono fin quando persiste il calore.Non appena questo si attenua e avvertono un po' di freddo dovuto al calare dell'ombra,non è raro che si spostino da qualche altra parte,dove ritrovano l'amato tepore.Studiando le abitudini del nostro gatto,potremo individuare i suoi posti preferiti e attrezzarli in modo tale da rendere il duo riposo più gradevole e confortevole,magari con dei vecchi cuscini.

    Come in un vero solarium

    Se abitiamo in appartamento,lasciamo che il nostro amico possa gironzolare liberamente nei limitati spazi esterni (balconi e terrazzi).Se possibile,anche in nostra assenza,permettiamogli di accedere al balcone (magari creando una speciale apertura basculante nella porta finestra): può sembrare una cosa da poco ma,invece,è molto importante.Le nostre ore di assenza,infatti,spesso coincidono con quelle più ricche di sole.In pieno giorno,quando noi siamo al lavoro,i gatti amano uscire all'aperto e distendersi sotto ai tiepidi raggi solari.I mici si rilassano,offrendo la maggior superficie corporea possibile al sole,e in questo modo fanno guadagnare lucentezza e salute al pelo.Stiamo solamente attenti a quei vecchi balconi malamente protetti dalle ringhiere: per non correre rischi,aumentiamo l'altezza delle protezioni (anche con la semplice ed economica aggiunta di comuni reti a maglia stretta in materiale plastico).

    Più acqua,sempre fresca

    Con l'arrivo della primavera aumenta la temperatura dell'aria e,conseguentemente,il fabbisogno giornaliero di acqua.Sia i gatti che vivono all'esterno sia quelli che vivono in casa hanno bisogno di una maggior quantità d'acqua durante le stagioni più calde,perché possono rischiare la disidratazione.Mettiamo sempre a disposizione del nostro amico dell'acqua fresca: lui si regolerà da solo.

    Mosche,vespe e calabroni

    Il gatto è un cacciatore e la primavera è la stagione ideale per riprendere la caccia.In questo senso,però,il rischio più grande che corre il nostro amico è quello di scegliere prede insidiose o pericolose.I gatti non sanno distinguere facilmente un insetto innocuo da uno capace di difendersi e,per questo motivo,spesso vanno incontro a dolorose conseguenze.Una vespe,un'ape o un calabrone,tanto per intenderci,non sono innocui come delle mosche.La zona più delicata ed esposta ai pungiglioni è il muso,dato che il pelo è in genere più rado e offre quindi minore protezione.Labbra e naso sono i punti dove facilmente il gatto viene colpito.Per fortuna,per noi non è difficile accorgerci della puntura: il gatto sente un gran male,scuote la testa,si gratta e la zona colpita si gonfia.Una volta trovato il pungiglione (magari grazie a una lente di ingrandimento) dobbiamo estrarlo con una pinzetta.Sterilizziamo la zona con un batuffolo imbevuto di ammoniaca e poi riduciamo il dolore (favorendo la pronta guarigione) con l'applicazione di aloe vera.In mancanza di questa sostanza naturale (che si trova facilmente in commercio) possiamo usare una comune soluzione di acqua e bicarbonato di sodio: l'alcalinità del bicarbonato allevia il dolore e il prurito.

    Come proteggerlo

    Quando le giornate diventano più calde e la pioggia invernale lascia il posto al tiepido sole primaverile,ai gatti torna la voglia di uscire all'aria aperta.Il micio che ha la possibilità,comincia così a gironzolare in giardino e,molto spesso,anche oltre.Non potendo limitare le sue escursioni,possiamo almeno fare qualcosa per prevenire qualche piccolo guaio.Innanzitutto,intorno al collo del nostro amico mettiamo un bel collarino con una medaglietta identificativa (nome,indirizzo,telefono): dovesse sconfinare dai vicini o,addirittura,perdersi in strada,il gatto saprà farsi riconoscere.Collarino e medaglietta,oltretutto,fanno capire a tutti che il micio non è un randagio: non è piacevole da dire,però è appurato che gatti di proprietà,anche se in giro da soli,sono meno vittime di maltrattamenti.Cerchiamo di limitare le uscite notturne (teniamo il gatto in casa a partire dalla sera): di notte,i gatti gironzolano volentieri ma si azzuffano tra loro piuttosto spesso.Stiamo attenti,ne va della salute.I maschi,in particolare,sono campioni di risse!Infine,cerchiamo di convincere i vicini a non invogliare il micio a far loro visita (con regalini e cibo vario): presa l'abitudine,diventa difficile tornare indietro.E il gatto dal vicino non è sorvegliato e potrebbe anche fare qualche piccolo danno involontario...
    Cosa ci deve essere in un giardino a misura di gatto?
    Un buon giardino a misura di gatto deve prima di tutto avere un buon equilibrio tra aree cespugliose e prato.Al gatto piace nascondersi,soprattutto nelle ore calde,tra le ombre dei cespugli,ma anche stendersi al sole.Un paio di pali per farsi le unghie lo distrarranno dalle piantine più preziose.Un angolo sabbioso per i bisognini è gradito,ma non è richiesto...

    Ospiti indesiderati

    La stagione calda porta con sé anche qualche conseguenza poco gradevole,come la presenza di insetti e parassiti che non vedono l'ora di attaccarsi al pelo dell'animale e provocargli fastidio,prurito o,nella peggiore delle evenienze,qualche pericolosa infezione.Per questo,è il caso di controllare spesso lo strato del mantello,alla ricerca della presenza di ospiti sgraditi o di qualche indizio della loro presenza.In particolare,è opportuno prestare particolare attenzione alle zecche,che possono provocare l'insorgenza di patologie anche gravi.Se ne individuiamo una attaccata alla pelle del gatto,possiamo rimuoverla afferrandola con una pinzetta e facendola girare in senso antiorario,facendo attenzione a che venga estratto anche l'apparato boccale,il quale è conficcato nella cute.Può essere opportuno anche il ricorso ai collari antipulce,magari facendosi consigliare dal veterinario sulla marca più efficace.

    Esplorazioni al guinzaglio?Si può

    Certo abituare il gatto a muoversi in nostra compagnia con collare e guinzaglio può sembrare un'idea bizzarra,ma tutto dipende dalla personalità del micio.Meglio se vivace,attivo e curioso,il gatto anche al guinzaglio vuole guardare di qua e di là,fiutare,ascoltare e,alla fine,passeggiare.Bisogna abituarlo gradualmente,prima con un collarino e un guinzaglio molto morbido,glielo si può lasciare anche in casa affinché prenda confidenza e impari a conoscere questo gioco nuovo!È importante educarlo al riconoscimento di alcuni comandi vocali che possono tornare utili durante le uscite (per esempio: Vieni,No!).La prima uscita non si scorda mai,lasciate a lui la scelta della direzione da prendere e se non è quella giusta,lasciate tendere il guinzaglio e poi con voce calma richiamatelo con un bel:"No!",senza però strattonarlo indietro.

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